Dati connessi + data analytics: la cross fertilization 4.0

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Quando ero un bambino e mio padre comprava il giornale settimanale di enigmistica, lo aprivo subito a pagina 8, dove sapevo che avrei trovato un gioco che avrebbe stimolato, seppur brevemente, la mia curiosità e immaginazione: la Pista Cifrata, o “unite i punti”.

Prima di iniziare a unire i punti per far apparire la figura misteriosa, provavo sempre a capire quale sarebbe stato il risultato finale, usando logica e immaginazione.

pista cifrata

Oggi come ieri, trovo sempre stimolante “unire i punti”: provo a costruire immagini, scenari, visioni che abbiano un senso e un valore. Da professionista che si occupa di progetti innovitivi, questa mia attitutine mi aiuta a creare continui collegamenti tra progetti diversi e a trovare soluzioni creative a problemi di business complessi.

Uniamo i punti per creare una cross fertilization 4.0

In questo periodo è un fiorire continuo di “Qualunquecosa 4.0”. Abbiamo iniziato con il concetto di Industria 4.0, seguito da Agricoltura 4.0, Supply Chain 4.0, Marketing 4.0, Logistica 4.0, Retail 4.0. Per analogia con l’industria connessa e ricolma di intelligenza artificiale, gli altri settori hanno seguito la stessa numerazione. Ma quante sono state poi le rivoluzioni agricole? E quelle dei trasporti? E dei commercianti?

Siamo nelle condizioni ideali per l’abbattimento dei famigerati silos verticali che i diversi settori hanno al proprio interno e capire quali sono i collegamenti e i possibili scenari che si creano dall’intreccio di agricoltura, industria, supply chain, e retail 4.0.

Iniziamo dall’agricoltura e da lì caliamoci nella filiera agroalimentare: analizziamo alcuni degli scenari trasversali che emergono solo unendo i puntini. Immaginiamo il ciclo di vita di un prodotto alimentare usando il concetto di From Farm to Fork.

from farm to fork

Partendo dal percorso semplificato che un prodotto alimentare fa lungo la filiera, proviamo a descrivere 8 possibili scenari abilitati dal paradigma 4.0 e dall’unione dei puntini: dati connessi + data analytics = cross fertilization 4.0.

1.SEAMLESS SUPPLY CHAIN: i dati generati lungo la fliera abilitano l’ottimizzazione dei magazzini, evitando situazioni di stockout e overstock, mentre la conoscenza – predittiva – su qualità, quantità, tempi e costi delle prossime forniture rendono più elastica e ottimizzata la produzione e resiliente il procurement.

2. OPTIMAL PRODUCTION: early warning nei diversi passaggi possono minimizzare scarti e difettosità, riducendo i reclami da parte dei consumatori e preservando la brand reputation. Ciò consente, inoltre, di trovare correlazioni nascoste fra le variabili che hanno portato allo scarto.

3. INTEGRATED CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY: le informazioni raccolte nell’ecosistema possono essere analizzate lungo le dimensioni della sostenibilità, intesa come ambientale (uso di acqua e fitosanitari nella filiera agricola, durata e tipo di trasporto utilizzato), sociale (persone e territori coinvolti nella produzione, fattori di sicurezza alimentare) e economica (costi sia per l’ecosistema che per la comunità). I dati possono quindi contribuire con evidenze e prescrizioni a costruire un bilancio sociale esteso all’intero ecosistema agroalimentare.

4. ANALISI DELL’ECOSISTEMA: seguendo le transazioni e le relazioni fra gli attori che compongono l’ecosistema, si possono rilevare connessioni e pattern nascosti, identificare situazioni fraudolente che compromettono qualità e sicurezza degli alimenti e avere gravi impatti reputazionali. Gli insight tempestivi aiutano a indirizzare ulteriori controlli fisici.

Proviamo ora a pensare a “ritroso” lungo la filiera, from Fork to Farm. Creiamo quindi scenari demand-driven.

from fork to farm

5. TRASPARENZA PERSONALIZZATA: una maggior conoscenza, o profilazione statistica, del consumatore abilita una comunicazione personalizzata sia nei contenuti sia nei modi e nei tempi. A quali informazioni sul prodotto o sul brand uno specifico consumatore è più interessato o sensibile? Attraverso quali canali lo si può raggiungere in modo più efficace?

6. NEW PRODUCT DEVELOPMENT: realizzare prodotti, formati o packaging che il mercato vuole (o vorrà) e che massimizzano i ricavi e minimizzando i costi, riducendo gli impatti ambientali e mitigando tutti i possibili rischi (economici, di sicurezza, di reputazione).

Ma è anche possibile, "unendo i puntini" lungo tutta la filiera, realizzare un processo end-to-end completo, con alta predicibilità della supply chain e del ciclo di vita dei prodotti. E abilitare altri due scenari:

7. RAZIONALIZZAZIONE DELLA SUPPLY CHAIN: è possibile ottenere il consolidamento dei fornitori, anche in modo predittivo, o scoprire quali siano i segmenti di mercato che maggiormente apprezzano (o apprezzeranno) prodotti composti di materie prime provenienti da specifici fornitori.

8. CONTROL TOWER PREDITTIVA: conoscere in ogni momento cosa sta succedento – o potrà succedere – lungo la filiera: cosa succede se una certa materia prima non viene consegnata in tempo o è di qualità non sufficiente? Quali anelli della catena avranno il maggior impatto? Qual è il piano B?

cross fertilization 4.0

C’è molto da fare. Iniziamo con l'unire i puntini.

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Claudio Broggio

Account Executive, SAS Italy

Claudio has always been exploiting data potentialities since his first Basic coding when he was 10. During his working path he did it in organizations belonging to different sectors: energy, transport, agriculture, water resources, and... nuclear physics. Since he landed in SAS, he has been pooling his cross-sectorial competences and his propension for lateral thinking in order to create new visions for data capitalization by means of advanced analytics. In his free time, Claudio keeps alive such inclinations by cooking, gardening, and playing with his daughters.

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