8 elementi chiave di un framework robusto per la Model Governance

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Negli ultimi anni l'uso sempre più diffuso di sofisticati modelli matematici, statistici e deterministici ha consentito alle istituzioni finanziarie di prendere decisioni strategiche, avendo a disposizione un nuovo livello di conoscenza. Nel contempo ha, però, condotto verso una nuova necessità: quantificare, misurare e gestire il rischio legato ai modelli utilizzati.

A ciò si aggiunge la continua e crescente pressione a cui le istituzioni finanziare vengono sottoposte da parte dei regolatori, si guardi ad esempio al TRIM (Targeted Review of Internal Models), i quali vogliono assicurarsi che si stiano dotando di un Framework di livello Enterprise per la Governance dei modelli. Richiesta che deriva da una maggiore e migliore consapevolezza dell’importanza del rischio legato al modello. Senza un ben robusto e ben concepito processo di gestione di questo rischio le organizzazioni potrebbero prendere decisioni non corrette, effettuare errori finanziari e avere persino delle perdite.

Guardando al ciclo di vita del modello è possibile affermare che rimane il medesimo in tutte le sue fasi, che vanno dallo sviluppo - passando dalla convalida - fino ad arrivare alla distribuzione e alle attività di audit, ciò che si evolve è la Governance.

Model Governance come Core Business Function

La Model Governance rappresenta uno dei fattori più critici in quanto deve assicurare che l’intero ciclo di vita del modello sia allineato con le tre linee di difesa.

model governance

La prima linea – rappresentata dalle singole funzioni aziendali – ha in capo i modelli ed è responsabile del loro sviluppo garantendone la disponibilità per il loro utilizzo. La seconda linea, costituita dalle funzioni di Risk Management, è responsabile della gestione e della convalida del modello. A questo livello viene inoltre effettuato il monitoraggio delle performance dei modelli, attività effettuata attraverso l’analisi dell’output che permette di verificarne consistenza, validità ed efficacia. L’audit interno, terza linea di difesa, rappresenta un ulteriore livello che si aggiunge al quadro complessivo di Governance e che permette di valutare l’efficacia e l’efficienza del programma di valutazione del rischio associato al modello attraverso la segnalazione di mancanze e suggerimenti relativi al processo. I dipartimenti citati in forma di linee di difesa, al fine di rispettare i requisiti del regolatore, devono essere separati e indipendenti. Ed è proprio in questo aspetto che una completa Governance del ciclo di vita del modello e di tutti gli attori coinvolti diviene un elemento di estrema importanza.

Gli elementi chiave di un efficace approccio di Model Governance

Le esperienze acquisite lavorando con clienti e gli elementi legati alle linee guida comunicate dai regolatori hanno permesso di individuare 8 elementi chiave che possono essere considerati la struttura fondante di un Framework robusto e consistente per la Model Governance.

1. Sviluppo

La gestione del rischio legato ai modelli inizia dal loro sviluppo. Questa fase non deve essere vista come una consueta e semplice attività poiché l’elemento di estrema importanza sono proprio gli attori coinvolti, gli sviluppatori che con la loro esperienza determinano le componenti più appropriate per la definizione del modello. Quindi diventa essenziale che ogni passo del processo di sviluppo venga completamente documentato e soprattutto che tutto il materiale sia perfettamente allineato alle fase di pertinenza e reperibile in modo semplice e immediato.

2. Validazione

Fase fondamentale al fine di mettere alla prova i propri modelli e classificarne la solidità; la convalida è relativa alle metodologie statistiche utilizzate, all’informazione di input e all’informazione di output, alle performance di quest’ultimo. Da un punto di vista di Governance emergono elementi di rilievo come ad esempio dove reperire tutte le informazioni necessarie o soprattutto, nel momento in cui il materiale a supporto della validazione è incompleto la sua reperibilità deve essere semplice così come l’interazione con i differenti attori coinvolti.

3. Approvazione

Disegnare, costruire e distribuire report che permettano di avere una visione completa di quello che è il processo di Model Governance. Elemento essenziale nel caso in cui un istituzione finanziaria debba effettuare una segnalazione regolamentare.

4. Modifica

La mancanza di documentazione o di modifica di un modello: uno degli aspetti che rendono ancor più che valida la presenza di un framework di Model Governance. Nella maggioranza dei casi quello a cui si assiste è l’assenza o una presenza parziale di documentazione delle integrazioni che vengono effettuate sul modello e che viene identificata attraverso un documento ufficioso. Questo comportamento è oggi sotto la lente di ingrandimento da parte del regolatore, il quale richiede che tutti gli elementi in relazione al modello siano di semplice e veloce reperibilità.

5. Implementazione

prima che il modello possa giungere alla fase di implementazione, lungo le fasi del suo ciclo di vita viene preso in carico e gestito da diversi dipartimenti con il rischio che alcune componenti fondamentali come riferimenti alle sorgenti alimentanti, codici di esecuzione del modello o ancora documenti tecnici di implementazione possano essere smarriti. Un framework che permetta di governare il processo legato al modello in tutte le sue fasi diviene centrale per evitare che gli attori coinvolti possano svolgere le loro attività senza il rispetto di un disegno ben identificato e configurato.

6. Ritiro

Il ritiro del modello rappresenta una delle fasi tipicamente che vengono sottovalutate, ma è essenziale riuscire a tenere traccia delle performance dei modelli e di conseguenza riuscire a prendere la decisione di sostituirlo nel momento in cui la resa non è più efficiente.

7. Model Inventory

Avere un inventario dei modelli che permetta di avere il quadro generale di ciò che è in esercizio, ciò che è dismesso, ciò che dovrà andare in esercizio, etc. è essenziale. In questo modo è possibile avere un unico punto di osservazione in cui i modelli potranno convergere, sarà possibile tenere sotto traccia tutti gli oggetti (documentazione, codici, dati, etc)  a loro collegati così come il processo che permette di identificare e tenere sotto controllo tutte le fasi del ciclo di vita del modello; tutti elementi che contribuiscono alla valutazione del rischio a loro associato.

8. Semplice condivisione delle informazioni

In processi complessi e/o mediamente complessi la comunicazione diventa fattore essenziale per gli attori coinvolti; specialmente quando, come nel caso specifico, l’inizio di un’attività è strettamente dipendente dalla precedente. Il framework di Governance deve permettere lo scambio di informazioni in termini di notifiche, messaggi, report quali|quantitativi o ancora di documenti che vengono condivisi a supporto del processo di governo dell’intero ciclo di vita del modello.

Un framework sostenibile

Al fine di gestire a tutto tondo i rischi legati ai modelli, le istituzioni finanziare devono dotarsi di un framework sostenibile, consistente e robusto di Model Governance. Questo permetterà di costruire una vera e propria cultura di gestione del rischio dei modelli che ad oggi non è più semplicemente un'opzione ma diviene una vera e propria richiesta da parte del regolatore. Ma quale framework? Ne parlo in questo breve video.

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About Author

Tony Cartia

Practice Leader Risk Modeling and Decisioning, Risk Practice - SAS

Tony is a Practice Leader Risk Modeling and Decisioning, Risk Practice at SAS. Before joining SAS, Tony spent seven years in consulting for international companies where he learned to be versatile in covering different roles. He has got extensive technical and business knowledge in the field of Risk Management, that allows him to ask the right questions at the people in order to extract the insights that provide leads for where to dig, then present the resulting insights in a manner that makes sense to a variety of key business audiences.

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